L’assessore Cardinali denuncia l’assenza del tema nell’assemblea regionale e accusa la giunta di “scippare i risultati del lavoro del Comune di Terni”, dal progetto AST all’università in centro fino al nuovo ospedale.
Terni non intende più restare in silenzio.
Dopo mesi di tensioni con la giunta regionale, arriva la presa di posizione netta dell’assessore allo Sviluppo Economico, Sergio Cardinali, che denuncia l’assenza del tema “stadio-clinica” dall’ordine del giorno dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria: “È evidente che non si vuole affrontare in termini politici e oggettivi uno dei progetti più importanti per la città di Terni.”
Per Cardinali, l’atteggiamento del governo regionale guidato dalla presidente Stefania Proietti è il segno di una mancanza di visione e di strategia, mascherata dal tentativo di appropriarsi dei risultati del Comune: “Dopo un anno di governo, la Giunta regionale non ha ancora la minima idea di quale politica mettere in campo. Così cerca di scippare o frenare i risultati di due anni di lavoro serio dell’amministrazione ternana.”
AST, Prisciano, Università, Ospedale: un copione già visto
L’assessore elenca punto per punto quelli che definisce i “tentativi maldestri” di indebolire le iniziative ternane:
- L’accordo di programma AST, bloccato per anni e finalmente sbloccato dal Comune di Terni, sarebbe oggi oggetto di una “operazione di appropriazione” da parte della Regione.
- Il quartiere di Prisciano, dove le ordinanze del sindaco hanno migliorato le condizioni ambientali, è un altro caso in cui “l’assessore regionale De Luca cerca di intestarsi i meriti di un lavoro che è tutto del Comune”.
- Il progetto dell’Università in centro, nato da un dialogo diretto con il rettore Oliviero e oggi seguito con il nuovo rettore Marianelli, rischia di essere ridimensionato in favore del Polo di Pentima: “Un luogo importante, certo, ma che non potrà mai diventare la cittadella universitaria sognata da chi pensa Terni come periferia accademica di Perugia.”
E poi il tema più caldo: il nuovo ospedale di Terni. Cardinali parla senza mezzi termini di “studio fantomatico e inutile” commissionato a professionisti emiliani, che servirebbe solo a rallentare il progetto dopo l’accelerazione imposta dal sindaco Stefano Bandecchi. “I fondi stanziati – 1,7 milioni per Perugia, appena 500.000 per Terni – dicono tutto sulla politica sanitaria che ci attende.”
Il caso Stadio-Clinica e la denuncia al TAR
Il Comune considera “gravissimo” il tentativo di bloccare davanti al TAR il progetto stadio-clinica, definito “l’investimento più importante per il territorio dopo l’accordo AST”.
“Si vuole impedire – accusa Cardinali – che Terni cresca, che attragga investimenti e che riduca lo strapotere delle strutture sanitarie private perugine. È un disegno che penalizza il sud dell’Umbria, negando anche la possibilità di uno stadio moderno alla città.”
Telecontrollo Enel: il silenzio che pesa
Ultima, ma non meno grave, la questione della chiusura del posto di teleconduzione Enel di Terni, che passerà in Abruzzo il 6 novembre. “Un’infrastruttura strategica abbandonata nel silenzio della Regione – denuncia Cardinali – mentre solo Provincia e Comune hanno difeso la permanenza. Così sarà impossibile, nel 2029, rivendicare la gestione delle centrali idroelettriche umbre.”
“Terni non sarà più sottomessa”
La conclusione dell’assessore è un atto politico esplicito:
“Per cinquant’anni Terni ha sopportato le angherie di una classe dirigente regionale e il silenzio complice degli eletti ternani. Ora basta. Difenderemo la nostra autonomia politica e gestionale. Se la Regione continuerà con questa ostilità sterile e pretestuosa, Terni guarderà altrove: alle province confinanti, a nuove alleanze, per liberarsi da una morsa che sta soffocando l’economia dell’Umbria del Sud.”
Un messaggio chiaro, che segna una spaccatura profonda tra Terni e Perugia.
E una consapevolezza nuova: l’Umbria non può più permettersi due velocità.
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