Due città, due pareti, un unico messaggio universale: l’amore come linguaggio dell’arte e della cittadinanza
L’amore sarà il filo conduttore della nuova edizione di GemellArte, il festival di arte contemporanea che da anni lega Terni e Saint’Ouen — due città gemellate da oltre sessant’anni — attraverso la forza comunicativa della street art.
Sotto la direzione artistica di Chiara Ronchini, il progetto continua a dimostrare che l’arte può essere un atto civico e politico insieme, capace di superare i confini geografici e mentali e di riattivare il dialogo culturale tra le comunità.
Quest’anno saranno Daco e Marco Piantoni i protagonisti delle residenze artistiche che prenderanno vita a novembre, selezionati tra più di quaranta candidature da due giurie di esperti in Italia e in Francia.
L’arte che unisce: Terni e Saint’Ouen in dialogo visivo
A Terni, il francese Daco realizzerà la sua opera nel quartiere San Valentino, in via San Lucio — una zona in piena riqualificazione urbana da parte del Comune — trasformando una parete in un segno potente e simbolico.
La residenza prenderà avvio l’11 novembre e si concluderà con l’inaugurazione ufficiale sabato 22 novembre. L’opera sarà valorizzata da un’illuminazione scenografica curata da Asm Terni, partner tecnico del festival.
A Saint’Ouen, invece, l’artista italiano Marco Piantoni darà vita al progetto “Ti affido al mare”, un lavoro concettuale e partecipativo che coinvolgerà gli abitanti del quartiere Entrée de Ville (Rue Carnot, ai margini di Parigi), in programma dal 18 al 28 novembre, con vernissage sabato 29 novembre.
Due linguaggi diversi, un’unica tensione poetica: raccontare l’amore come energia collettiva.
Chiara Ronchini: “L’amore e ciò che resta”
«Il tema dell’amore e di ciò che resta ha suscitato riflessioni profonde da parte degli artisti», spiega Chiara Ronchini, direttrice artistica del festival, promosso da GN Media.
«Ogni proposta è stata un piccolo atto d’amore verso l’arte e verso il mondo. Abbiamo ricevuto progetti di altissimo livello da entrambi i Paesi, segno che GemellArte è ormai una realtà riconosciuta nel panorama internazionale. La partecipazione così ampia ci conferma che l’arte ha ancora un ruolo fondamentale nella costruzione di ponti tra culture e comunità».
GemellArte: l’arte come atto di cittadinanza europea
Il Festival GemellArte, realizzato sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia e dell’Institut Français Italie, è un progetto indipendente che si pone un obiettivo ambizioso: risvegliare il senso civico e culturale delle città, soprattutto nelle realtà di provincia, dove spesso le opportunità artistiche e di confronto internazionale sono limitate.
GemellArte promuove la “libera circolazione delle idee e delle persone”, uno dei principi fondanti dell’Europa, e utilizza l’arte come strumento di connessione e rigenerazione, ma anche come leva turistica e sociale.
Attraverso lo scambio di artisti in residenza tra Italia e Francia, il festival crea un dialogo concreto tra i patrimoni culturali dei due Paesi, rilanciando gemellaggi troppo spesso dimenticati.
L’obiettivo è duplice:
- valorizzare gli artisti emergenti offrendo loro visibilità internazionale;
- riscoprire e promuovere i patrimoni locali, anche attraverso mostre dedicate ad artisti del passato ancora poco conosciuti.
Un ponte che parla al futuro
Daco e Piantoni rappresentano due modi diversi di intendere l’amore e la città: il primo, con la potenza visiva dei colori e delle forme; il secondo, con la dimensione intima e partecipata del gesto artistico condiviso.
Entrambi incarnano lo spirito di GemellArte: unire le persone attraverso la bellezza, restituendo alla città non solo murales, ma tracce di identità collettiva.
GemellArte 2025 non è solo un festival: è una dichiarazione d’intenti, una promessa mantenuta tra due città sorelle che continuano a parlarsi con il linguaggio universale dell’arte.

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