
Il capogruppo di Alternativa Popolare, Guido Verdecchia, accusa la giunta regionale di “grave e colpevole inerzia” nei confronti del Lago di Piediluco, dimenticato rispetto agli stanziamenti destinati al Trasimeno
In un momento in cui l’attenzione della Giunta regionale umbra, guidata dalla presidente Simona Proietti, sembra concentrarsi su alcune aree della regione a discapito di altre, arriva un duro intervento del capogruppo di Alternativa Popolare, Guido Verdecchia. Il consigliere regionale punta il dito contro quella che definisce una gestione “squilibrata” delle risorse ambientali, denunciando la totale assenza di interventi per il Lago di Piediluco.
“Non posso fare a meno di notare – dichiara Verdecchia – un preoccupante squilibrio nell’approccio della giunta regionale verso i laghi del nostro territorio. Mentre assistiamo con favore all’annuncio di un finanziamento di un milione di euro e ulteriori stanziamenti per interventi urgenti e strutturali sul Lago Trasimeno, inclusi lavori di manutenzione, opere idrauliche sperimentali e studi di sostenibilità, per il Lago di Piediluco la situazione rimane di grave e colpevole inerzia.”
Pur riconoscendo l’importanza degli interventi a favore del Trasimeno, Verdecchia chiede equità di trattamento: “Accolgo certamente con favore l’attenzione e gli investimenti destinati al Lago Trasimeno, riconoscendone le criticità e la necessità di azioni concrete. Tuttavia, sento il dovere di evidenziare una palese disparità di trattamento da parte della giunta regionale verso i propri laghi.”
A supporto delle sue parole, il capogruppo richiama l’ultima “Relazione Borseti” del 2024 che ha mappato in dettaglio le problematiche ambientali del Lago di Piediluco: eutrofizzazione, interramento del fondale, dissesto idrogeologico e un forte impatto antropico, aggravato dall’assenza di una pianificazione concreta. “Come evidenziato dai numerosi studi che nel tempo hanno analizzato le criticità del lago, tra cui la recente e dettagliata Relazione Borseti del 2024, anche il Lago di Piediluco versa in condizioni critiche […]. Nonostante ciò, a differenza del Trasimeno, per Piediluco non si registra alcun annuncio concreto di finanziamenti regionali né una chiara tabella di marcia per affrontare queste urgenti problematiche.”
Verdecchia sottolinea la disponibilità del territorio a collaborare, ma chiede un segnale forte dalla Regione: “Il nostro Comune è certamente pronto a fare la propria parte per la salvaguardia e il rilancio del Lago di Piediluco. Tuttavia, ritengo imprescindibile che la giunta della Presidente Proietti dimostri la stessa solerzia e lo stesso impegno economico profuso per il Trasimeno […]. Non possiamo accettare che un’area di tale valore naturalistico e potenziale turistico venga ignorata in questo modo.”
Il consigliere conclude con un appello alla coesione regionale e al superamento di vecchie logiche divisive: “Spero vivamente che la giunta regionale prenda finalmente coscienza che la vera competitività e attrattività dell’Umbria passano attraverso la coesione e la valorizzazione di tutte le sue eccellenze territoriali. Alimentare divisioni e disparità di trattamento tra le diverse aree della regione non giova a nessuno […]. Solo superando una visione miope e campanilistica, che anacronisticamente contrappone Perugia e Terni, si potrà costruire un futuro economico solido e prospero per l’intera regione.”
E conclude: “Chiedo con forza un cambio di passo: spero che a Palazzo Donini dimostrino con i fatti concreti di considerare il Lago di Piediluco con la stessa attenzione e lo stesso impegno riservato al Lago Trasimeno. L’Umbria è una e indivisibile, e la cura del suo patrimonio naturale deve essere equamente distribuita.”
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