All’Ospedale Santa Maria prende il via uno dei primi servizi strutturati in Italia: preparare il paziente prima dell’operazione per ridurre rischi, complicanze e tempi di degenza
All’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni prende ufficialmente il via il nuovo servizio di Prehabilitation, un modello innovativo di presa in carico del paziente che ribalta l’approccio tradizionale all’intervento chirurgico. L’obiettivo è chiaro e ambizioso: arrivare all’operazione nelle migliori condizioni fisiche e psicologiche possibili, riducendo il rischio di complicanze, migliorando il recupero post-operatorio e accorciando in modo significativo i tempi di degenza.
Il servizio, tra i primi in Italia ad essere organizzati in modo strutturato e multidisciplinare, nasce all’interno della Struttura Complessa di Anestesia e Rianimazione, diretta dalla Dott.ssa Rita Commissari, con la responsabilità scientifica affidata alla Dott.ssa Marialaura Scarcella. Un segnale forte di come l’innovazione clinica passi sempre più da una visione integrata e preventiva della cura.
«La Prehabilitation – spiega la Dott.ssa Scarcella – consente di anticipare i bisogni del paziente e di ridurre l’incidenza delle complicanze, in piena coerenza con i protocolli ERAS (Enhanced Recovery After Surgery)». In altre parole, non si aspetta più che il paziente “subisca” l’intervento, ma lo si accompagna in un percorso di preparazione attiva che lo rende protagonista del proprio processo di cura.
Il programma prende avvio fino a quattro settimane prima dell’intervento chirurgico e prevede una valutazione clinica e metabolica approfondita, la prescrizione mirata di immunonutrienti, il monitoraggio continuo tramite una app dedicata, oltre a un supporto psicologico e riabilitativo personalizzato. Un percorso costruito su misura, che tiene conto delle condizioni generali del paziente, delle sue fragilità e del tipo di intervento previsto.
L’approccio è chiaramente orientato non solo alla sicurezza clinica, ma anche a una migliore esperienza di cura, elemento sempre più centrale nella sanità contemporanea. In questo modello assume un ruolo cruciale il team infermieristico, diretto dalla Dott.ssa Laura Fontetrosciani e coordinato da Emanuela Taizzani, che segue il paziente passo dopo passo, garantendo continuità assistenziale, aderenza al percorso e un costante punto di riferimento umano e professionale.
Per il direttore generale Andrea Casciari, l’attivazione del servizio di Prehabilitation rappresenta «un ulteriore tassello nel miglioramento qualitativo dell’assistenza», come confermato anche dagli ottimi risultati del report Sant’Anna. Un riconoscimento che certifica un percorso di crescita strutturale e organizzativa e che rafforza il ruolo dell’ospedale di Terni come polo di riferimento per l’innovazione sanitaria a livello regionale.
In un contesto in cui la sostenibilità del sistema sanitario passa anche dalla riduzione delle complicanze e dei ricoveri prolungati, la Prehabilitation non è solo una buona pratica clinica, ma una scelta strategica. E Terni, su questo fronte, dimostra di essere un passo avanti.
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