La Tavola Umbra tra Santi, Dialetto e Memoria: il nuovo libro di Giuseppe Fatati presentato a Terni

Il nuovo libro di Giuseppe Fatati, presentato al Cenacolo San Marco, intreccia cucina, spiritualità e dialetto in un viaggio culturale che restituisce all’Umbria la profondità delle sue radici.

Terni, 4 dicembre 2025 – Ci sono libri che nutrono, e non solo nel senso più immediato del termine. Ci sono opere che scavano, riportano alla luce ciò che rischiamo di dimenticare, ricuciono gli strappi della memoria collettiva. La Tavola Umbra tra Santi, Dialetto e Memoria, presentato oggi al Cenacolo San Marco di Terni, appartiene a questa categoria.
Il nuovo lavoro di Giuseppe Fatati è un attraversamento lucido e affettuoso dell’identità umbra: un libro che unisce cucina, spiritualità e lingua, mostrando come certe radici si rafforzino proprio quando vengono raccontate.

Un libro che è un banchetto di cultura

Il volume è tutto fuorché un semplice ricettario. La tavola, per Fatati, è un luogo simbolico: lo spazio in cui una comunità riconosce se stessa, dove la cucina diventa racconto, rito, memoria.
Le ricette della tradizione – quelle vere, che profumano di case contadine, feste del patrono, veglie e domeniche lente – dialogano con le vite dei Santi e con il calendario liturgico e rurale che per secoli ha scandito il tempo dell’Umbria.

La scelta del dialetto è il colpo d’ala del libro: non un vezzo folkloristico, ma un codice identitario che restituisce autenticità, ritmo, calore. A questo si aggiungono le illustrazioni di Felice Fatati, dedicate al Cantico delle Creature, che rendono l’opera un ponte perfetto tra nutrimento del corpo e nutrimento dello spirito.

Giuseppe Fatati: la scienza che incontra l’umanesimo

Medico, divulgatore, figura ben radicata nel panorama culturale ternano e nazionale, Fatati dimostra qui quanto sia fragile l’idea che scienza e umanesimo appartengano a due mondi separati.

Dopo una vita dedicata alla salute dei pazienti – già direttore della Struttura Complessa di Diabetologia e Dietologia dell’Ospedale Santa Maria di Terni e presidente dell’Italian Obesity Network – oggi si dedica alla “salute della memoria”, riportando alla luce un patrimonio di saperi che rischiavamo di perdere.

Il suo libro è un invito a rallentare, ascoltare, ricordare. E soprattutto a considerare la tradizione come una forma di benessere.

Gambini Editore: il coraggio di credere nella carta

A rendere possibile questo progetto è la Gambini Editore, casa editrice con radici orgogliosamente umbre e oggi situata nei Castelli Romani, guidata da Isabella Gambini
In un’epoca in cui tutto viene “consumato” velocemente e spesso solo in formato digitale, la casa editrice sceglie ancora la materia del libro come oggetto prezioso, da custodire e maneggiare con rispetto.

La pubblicazione di questo volume conferma la linea editoriale di Gambini: guardare al mondo senza recidere il legame con l’Umbria, sostenere autori radicati nel territorio ma capaci di parlare a tutti.

La presentazione: un confronto di voci

Al Cenacolo San Marco, insieme all’autore e all’editrice, sono intervenuti S.E. Monsignor Francesco Soddu, l’Avv. Ermanno Ventura e rappresentanti dell’Accademia Italiana della Cucina. L’evento è stato moderato dalla scrittrice Ambra Antonelli.
Un parterre che racconta bene il respiro trasversale dell’opera: religiosa e popolare, colta e quotidiana, gastronomica e identitaria.

Un parterre che racconta bene il respiro trasversale dell’opera: religiosa e popolare, colta e quotidiana, gastronomica e identitaria.

La Tavola Umbra tra Santi, Dialetto e Memoria non è solo un libro: è un invito a riscoprire il piacere di sedersi insieme, riconoscersi parte della stessa storia, e continuare a raccontarla.