L’Umbria si reinventa attraverso l’arte, la cultura e l’accessibilità universale, l’intervista a Costantino d’Orazio
L’Umbria, regione cuore verde d’Italia, batte al ritmo della storia con la sua inestimabile ricchezza archeologica. È terra di contrasti e connessioni, dove la grande tradizione enogastronomica, i paesaggi mozzafiato e le città medievali straordinarie convivono con un patrimonio storico e archeologico tra i più ricchi al mondo. In questo contesto, ricco e complesso, nasce l‘Umbria Antica Festival, un evento che si propone di riscrivere le modalità di fruizione e trasmissione della cultura, attraverso l’innovazione e la partecipazione attiva.
Quest’anno, l’Umbria Antica Festival ha scelto come suoi fulcri le città di Todi e Perugia, diventando una piattaforma di dialogo e scoperta che punta a cambiare la percezione dell’Umbria. Non più solo come luogo di grande tradizione, ma anche come epicentro di un dialogo culturale che abbraccia il passato per proiettarlo verso il futuro.
Tra gli ospiti Costantino d’Orazio, dal 15 Gennaio nuovo direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia – sistema museale che comprende altri 13 musei sparsi nella regione – la cui nomina è stata possibile grazie a un orientamento aperto all’arte contemporanea, valorizzato dal suo predecessore, Marco Pierini.
“La Direzione Regionale Musei Umbria gestisce, tutela e valorizza un sistema museale eccezionale e di estrema varietà, presente su tutto il territorio – ha spiegato d’Orazio durante il suo intervento – che ha soltanto bisogno di essere conosciuto meglio. Noi contribuiremo ad esempio con cantieri di restauro e di valorizzazione, inoltre grazie ai fondi del PNRR, avremo percorsi per ipovedenti, laboratori per persone affette da disturbi dello spettro autistico e l’abbattimento delle barriere architettoniche. A ottobre l’Umbria ospiterà il G7-Inclusione e Disabilità e noi siamo pronti a dare un contributo”.
Al festival d’Orazio ha presentato ‘La sottile linea d’Umbria’ il nuovo progetto di promozione che mette in dialogo 14 siti museali della Regione, un percorso che unirà il Ministero della Cultura con l’arte contemporanea. Un’ideale linea immaginaria svelerà al visitatore il Museo nazionale del Ducato, del Teatro romano e della Rocca Albornoziana a Spoleto, o i pregevoli reperti archeologici del MANU e dell’Ipogeo dei Volumni di Perugia, del Museo Nazionale di Orvieto, fino a Carsulae passando per il Museo Paleontologico di Pietrafitta o gli splendidi giardini della Villa del Colle del Cardinale e del Castello Bufalini, per poi continuare il viaggio a Gubbio, nel Palazzo Ducale e nell’Antiquarium, fino al Tempietto sul Clitunno.
Direttore d’Orazio qual è l’approccio innovativo proposto per il turismo in Umbria e come si intende implementare l’accessibilità universale nei luoghi culturali?
R – L’approccio innovativo al turismo in Umbria consiste nel trasformare la visita in un’esperienza immersiva che unisce l’antico al contemporaneo, integrando l’arte, la danza, il teatro e la gastronomia in luoghi storici, per creare un dialogo senza tempo. Questo si basa sulla convinzione che l’Umbria, grazie alla sua dimensione contenuta e alla forte connessione tra i suoi abitanti, possa facilmente diventare un laboratorio ideale per sviluppare tali esperienze. Inoltre, si pone un forte accento sull’accessibilità universale, che va oltre l’eliminazione delle barriere architettoniche per i disabili, includendo l’uso di nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale. Questo permetterà di costruire esperienze culturali uniche, accessibili a tutti, che arricchiscano la preparazione del visitatore prima dell’arrivo e la sua esperienza sul posto, promuovendo un turismo più inclusivo e partecipativo.
E’ noto il suo impegno nella divulgazione culturale attraverso i canali Rai e per le sue esperienze innovative nelle mostre temporanee, secondo Lei come la comunicazione può incrementare l’apprezzamento per la bellezza e le attività dell’Umbria, e quali sfide si incontrano nel tentativo di catturare l’attenzione del pubblico attraverso i social media?
R – Un aspetto cruciale da considerare è quello che l’inestimabile bellezza dell’Umbria non può essere pienamente apprezzata in soli tre giorni. Questo porta all’importanza di comunicare efficacemente le attività disponibili e comprendere e gestire i meccanismi della comunicazione rappresenta una sfida significativa. La forma di comunicazione più impattante che attualmente subiamo proviene dai social media, dove il successo di un’idea o di un contenuto non è sempre prevedibile. Un video, per quanto ben pianificato, potrebbe non ottenere l’attenzione sperata, mentre un altro, forse realizzato con meno aspettative e con un dettaglio minimo, può diventare virale inaspettatamente. Qui entra in gioco la costanza nella comunicazione: essere persistenti e non cercare necessariamente di essere spettacolari. Spesso, video semplici realizzati con un cellulare si rivelano estremamente efficaci.
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