Alla Tavola rotonda della Camera di Commercio dell’Umbria, esperti e imprese discutono delle politiche di welfare femminile, tra innovazione, certificazione di genere e nuove sfide per la produttività aziendale
Un evento partecipato sulla qualità della vita lavorativa
La Tavola rotonda sull’armonizzazione dei tempi vita/lavoro e sul benessere organizzativo ha riscosso un grande successo. L’evento – organizzato dalla Consigliera di Parità della Regione Umbria, Rosita Garzi, in collaborazione con la Camera di Commercio dell’Umbria e l’Associazione Sovrapensiero – ha messo al centro la condivisione di buone pratiche di welfare aziendale. L’evento ha evidenziato l’importanza di riflettere sui progressi fatti e sulle sfide ancora aperte per un welfare aziendale che sia davvero inclusivo e sostenibile, capace di favorire il benessere delle lavoratrici e la crescita delle imprese.
Welfare aziendale: tra progressi e sfide aperte
L’incontro si è concentrato sui risultati ottenuti in Umbria grazie all’applicazione di politiche di welfare a favore delle donne, e ha visto la partecipazione di aziende premiate nell’ambito del programma “Future Female. Welfare e sostenibilità del lavoro femminile”. Durante i vari panel, introdotti da video con testimonianze aziendali, sono state illustrate le iniziative di welfare adottate, i risultati raggiunti e il grado di soddisfazione dei dipendenti, oltre ai progetti futuri. Le esperienze condivise hanno evidenziato come la flessibilità dell’orario di lavoro, lo smart working e altre misure innovative possano contribuire a migliorare il benessere lavorativo e la produttività.
Creare reti per un welfare più efficace
Il Segretario Generale della Camera di Commercio dell’Umbria, Federico Sisti, coordinatore dell’evento, ha sottolineato l’importanza della creazione di una rete di imprese per promuovere il welfare aziendale femminile. Secondo Sisti, aziende più giuste e con un ambiente sereno favoriscono l’identificazione dei dipendenti con l’impresa, la produttività e la capacità di crescere sul mercato.
Tra gli interventi più rilevanti, la professoressa Mirella Damiani dell’Università di Perugia ha avvertito sui possibili rischi di considerare welfare aziendale la conversione del premio di produttività in servizi. Agnese Canevari, Consigliera Nazionale di Parità, ha messo in luce il valore della certificazione di genere e la necessità di creare reti tra piccole e medie imprese per realizzare robuste politiche di welfare aziendale.
Nuove iniziative per il welfare e la diversità di genere
Rosita Garzi ha ribadito l’importanza di passare dalla conciliazione alla condivisione delle responsabilità e dei carichi di lavoro, mentre Giuliana Piandoro della Camera di Commercio dell’Umbria ha annunciato iniziative significative in vista del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Donatella Binaglia, cofondatrice dell’Associazione Sovrapensiero, ha ricordato che presto verrà pubblicato il bando per la nuova edizione del Premio “Future Female”, volto a valorizzare le aziende che promuovono la diversità di genere.